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Giovedì Grasso: benvenuto Carnevale!
Con il giovedì grasso si entra nel cuore del Carnevale, un antichissimo rito che trae origina dalla feste pagane chiamate Saturnalia.
In questo periodo, gli uomini potevano liberarsi di tutte le proprie inibizioni e godere dei piaceri della vita negli ultimi giorni prima della Quaresima, i 40 giorni che precedono la Pasqua.
Il giovedì grasso ed il successivo martedì grasso sono dunque l'apice di questi festeggiamenti e il nome grasso deriva dalla consuetudine di mangiare tanto in queste giornate. La tradizione ci regala numerosi aneddoti che riguardano queste particolari giornate.
Noi ve ne raccontiamo due simboliche: i festeggiamenti in Piazza San Marco a Venezia e alcune curiosità gastronomiche.
![]() |
G.Bella Giovedì Grasso in Piazzetta |
Giovedì Grasso a VeneziaVenezia è famosa in tutto il mondo per il Carnevale e nei secoli in queste giornate è sempre stata luogo di eventi celebrativi che richiamavano l'attenzione di molti visitatori. Il giovedì grasso si celebrava una vittoria politica sul patriarca Ulrico di Aquileia avvenuta nel 1162.
Tradizione voleva che in questa giornata i macellai e i fabbri tagliavano la testa ai tori per simboleggiare la possibilità di eliminare ogni ostacolo. Nel tempo la festa è divenuta più folkloristica e colorata con giochi ed imprese, come quella nota del "Volo del Turco" o "Volo dell'Angelo" dal campanile della piazza. Tra i riti più attesi vi erano anche quello della macchina lignea in Piazzetta San Marco, dalla quale partivano fuochi d'artificio e le cosiddette "forze d'Ercole" le strabilianti piramidi umane degli artisti funamboli.
L'evento era talmente noto che diversi pittori lo hanno ritratto, descrivendo nei dettagli ciò che accadeva.
L'evento era talmente noto che diversi pittori lo hanno ritratto, descrivendo nei dettagli ciò che accadeva.
![]() |
F.Guardi- Carnevale in Piazza S.Marco |
Tradizioni Culinarie
Al giovedì grasso è legata la tradizione delle abbuffate di cibo. In diverse regioni d'Italia infatti queste giornate hanno dei chiari riferimenti al cibo. Il nome più famoso è il berlingaccio, termine toscano che deriva dal tedesco bretling e significa "abbuffarsi con piacere". Non a caso il dolce di carnevale per eccellenza è il berlingozzo.
In Sardegna invece cambia il nome del Martedì Grasso, chiamato Martisero o Mamoiada.
Elemento comune di tutti i cibi carnevaleschi è il grasso: dalle chiacchiere, alle castagnole, fino al sanguinaccio, avremo modo di fare scorta di grassi prima della Quaresima!
Buon Carnevale e ricordate che... ogni scherzo vale purché sappia di sale!
Al giovedì grasso è legata la tradizione delle abbuffate di cibo. In diverse regioni d'Italia infatti queste giornate hanno dei chiari riferimenti al cibo. Il nome più famoso è il berlingaccio, termine toscano che deriva dal tedesco bretling e significa "abbuffarsi con piacere". Non a caso il dolce di carnevale per eccellenza è il berlingozzo.
In Sardegna invece cambia il nome del Martedì Grasso, chiamato Martisero o Mamoiada.
Elemento comune di tutti i cibi carnevaleschi è il grasso: dalle chiacchiere, alle castagnole, fino al sanguinaccio, avremo modo di fare scorta di grassi prima della Quaresima!
Buon Carnevale e ricordate che... ogni scherzo vale purché sappia di sale!
Author : Unknown