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Archive for aprile 2015

Chiusura e devastazione culturale a Giulianova: re-agiamo?


Giulianova (TE). Nel silenzio chiudono le strutture culturali cittadine per mancanze di fondi. Sui social media si alzano le proteste dei cittadini che denunciano la chiusura nel silenzio e un'offerta culturale distrutta per i cittadini e i turisti che con la bella stagione arriveranno in città. 
Riprendiamo le parole della storica dell'arte Emanuela Amadio, cittadina di Giulianova, che sta cercando di sensibilizzare le persone affinchè si possa proporre qualcosa di fattibile, qualcosa di concreto.


Che ne sarà della cultura a Giulianova?
La biblioteca Bindi, la Gipsoteca Pagliaccetti, la Cappella de' Bartolomei, il Museo archeologico e casa Braga chiuderanno tra pochi giorni. 
Il motivo? I dipendenti della cooperativa Il Volo che da anni gestiscono le strutture, garantendo una doverosa offerta culturale a chi vive e visita il centro storico di Giulianova, non percepiscono stipendio da 5 mesi e l'amministrazione comunale non è in grado di garantire fondi con continuità.
Saranno in molti a non accorgersi di questa battuta d'arresto.
Si sa, il non-pubblico dei musei e degli enti culturali è di gran lunga superiore a chi la cultura la vive ogni giorno, direttamente o di riflesso.
I primi interrogativi se li porranno i turisti, questa estate, passeggiando per un centro storico senza storia, che non ha più voce per parlare dei suoi illustri personaggi: di Bindi, che ha donato alla sua città natale una raccolta di libri e di dipinti della scuola di Posillipo, di Gaetano Braga, violoncellista di talento emigrato a Parigi, di Raffaello Pagliaccetti, l'ennesimo artista che ha sbarcato il lunario fuori dai confini regionali, lavorando a Firenze, accanto ai maggiori scultori veristi dell’Ottocento.

Una città che rinuncia agli operatori che promuovono e divulgano il patrimonio culturale è una città vuota, un packaging senza contenuto.

Certo, potremmo mettere a tacere il problema guardando il via vai di gente nel fine settimana o durante le iniziative enogastronomiche che da qualche anno allietano turisti e giuliesi.
Ai tanti giovani gestori delle attività in centro storico va l'indiscusso merito di aver rivitalizzato il cuore di Giulianova e di aver cancellato le sottili differenze tra chi frequenta la Spiaggia e chi abita il Paese con la buona musica, un calice di vino e tanti sorrisi.
Un centro storico vissuto è la più grande delle risorse in un periodo in cui le aree metropolitane hanno sufficiente appeal per attrarre migliaia di abitanti dai piccoli borghi. Un centro storico vissuto, per davvero, è un’impresa che richiede sinergia. Gli operatori culturali possono dare un valore aggiunto, poiché rinsaldano il legame tra gli spazi urbani e i cittadini, tra il passato e il presente, fornendo una chiave di lettura indispensabile per la comprensione dei luoghi e della storia.

E invece siamo qui a scongiurare la chiusura del Polo museale civico e di una biblioteca storica, sperando che tra un bilancio e un taglio alla spesa pubblica si trovi il modo per garantire un servizio di primaria importanza per la città.

Rinunciare alla cultura equivale a guardare le nuove generazioni crescere senza legami solidi con i luoghi che frequentano, per le quali il senso d'appartenenza si riduce alla fede calcistica e a quattro ombrelloni nelle domeniche d'agosto. Rinunciare alla cultura è un atto di violenza verso le nostre radici culturali, che ci forniscono l’unico buon motivo per restare, in un momento storico in cui il verbo più ricorrente è partire.

Una città senza passato è una città senza futuro.

Non serve indignazione, serve re-azione. Abbiamo bisogno di proposte e soluzioni per la nostra città, proposte che restituiscano dignità al lavoro nel settore dei beni culturali.

Le sm-Art People supportano la mobilitazione con i loro mezzi, perché tutte le nostre realtà sono a rischio di trasformarsi in una Giulianova. 
Uniamoci e re-agiamo, dimostriamo che della Cultura importa ancora a qualcuno.
Condividete questo appello e creiamo un canale di scambio per fornire informazioni, idee spunti e speranze ad una realtà che si sta diffondendo sempre più. 

Si tratta di un appello per la cultura da parte di tutti coloro che la amano e vivono di essa. 
#Smartiani uniamoci in questa battaglia. 


Notte prima delle Invasioni Digitali 2015

Le Invasioni Digitali stanno tornando! 




Faccio mente locale sugli ultimi preparativi, ultimi appunti su post-it, riguardo i video ufficiali e lascio la mia mente vagare sul domani... sorrido: sono proprio curiosa di sapere come ci stupirà quest'anno il Museo Civico delle Cappuccine di Bagnacavallo! Quale bella impressione ci darà la mostra "Luciano Bertacchini. La trama del segno" inaugurata proprio questa sera? E come non ricordare la collezione permanente? Voglio proprio vedere dove ci porteranno "Sulle tracce dell'arte francescana" a Bagnacavallo, e quanti curiosi ci saranno!

Come si presenteranno gli invasori? In stile invaderTechLight, con lo smartphone o tablet con la batteria al 100% per l'occasione, o in stile invaderHeavyTech, con entrambe le mani occupate e un amico che aiuti con il trasporto di custodie e accessori?

Io sono pronta ad aprire il corteo degli Invader, in sito e online con gli hashtag #museoBagnacavallo2015 e #invasionidigitali !

Museo Civico delle Cappuccine, busseremo alla tua porta, ore 20.30!

Per chi ancora non fosse convinto, ecco cosa è successo l'anno scorso!


Invaders, il nostro ritrovo segreto sarà nello spiazzo davanti all'ingresso del Museo (sfidiamo la sorte), in Via Vittorio Veneto 1/a a Bagnacavallo.

Aspiranti Invader, se non siete in zona, consultate comunque il calendario delle invasioni!
Noi smartiani apriamo le danze, ma avete tempo per entrare nelle schiere fino al 3 maggio!

Ad maiora!

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