Cerca nel blog
Labels
Blog Archive
- maggio 2018 (1)
- febbraio 2018 (2)
- gennaio 2018 (3)
- dicembre 2017 (1)
- novembre 2017 (2)
- settembre 2017 (3)
- agosto 2017 (1)
- maggio 2017 (1)
- febbraio 2017 (3)
- gennaio 2017 (2)
- dicembre 2016 (1)
- novembre 2016 (2)
- ottobre 2016 (1)
- settembre 2016 (2)
- luglio 2016 (1)
- ottobre 2015 (2)
- luglio 2015 (3)
- giugno 2015 (5)
- maggio 2015 (2)
- aprile 2015 (2)
- marzo 2015 (1)
- febbraio 2015 (5)
- gennaio 2015 (3)
- dicembre 2014 (4)
- novembre 2014 (12)
- ottobre 2014 (5)
- settembre 2014 (4)
- luglio 2014 (2)
- giugno 2014 (6)
- maggio 2014 (3)
- aprile 2014 (3)
- marzo 2014 (2)
- gennaio 2014 (2)
- dicembre 2013 (2)
- novembre 2013 (2)
- ottobre 2013 (3)
- settembre 2013 (1)
- agosto 2013 (5)
- luglio 2013 (5)
- giugno 2013 (5)
- maggio 2013 (7)
- aprile 2013 (6)
- marzo 2013 (3)
- febbraio 2013 (1)
- gennaio 2013 (5)
- dicembre 2012 (4)
Copyright by Adele Iasimone e Laura Solla. Powered by Blogger.
Featured Posts
Social Networks
About us
Recent Posts
Video of the Day
Flickr Images
Like us on Facebook
Most Trending
-
L' enigma di Magritte è legato al dipinto di Renè Magritte "la Posa Incantata" realizzato nel 1927 e che fu tagliato dal ...
-
La storia di santa Cecilia è davvero molto particolare e si inserisce in quella serie di racconti che hanno condizionato la storia e,...
-
L'incendio del Teatro San Carlo di Napoli del 1817 di Salvatore Pergola. 13 febbraio. Il teatro San Carlo di Napoli , il più antico...
-
Basilica di Sant'Elena Imperatrice e Cappella di N.S. di Bonaria, Quartu Sant'Elena Piazzale della Basilica di Sant'Elena...
-
Firenze . La mano del Ratto di Polissena gira il Web a denuncia di un nuovo atto vandalico. " Mozzato il dito [...]" tuonano i gi...
-
Chi conosce la tecnica della fusione a cera persa ? E come spiegarla? L'Israel Museum di Gerusalemme, lo scorso anno, ha affidato il...
-
Claude Monet, autoritratto, 1866 Nasceva il 14 Novembre di ben 176 anni fa il padre dell'Impressionismo: buon compleanno Claude M...
-
"La scultura è un'arte che, levando il superfluo dalla materia suggetta, la riduce a quella forma di corpo che nella idea dell'...
-
" Ho proposto una petizione per sostenere la nomina di Claudio Abbado a Senatore a vita. Sottoscrivetela anche voi: insieme potremo ...
-
Il luogo smartiano di cui parlerò oggi è uno dei tanti esempi italiani di meraviglie nascoste, poco conosciute e per niente valorizzate. ...
Popular Posts
-
Chi conosce la tecnica della fusione a cera persa ? E come spiegarla? L'Israel Museum di Gerusalemme, lo scorso anno, ha affidato il...
-
La storia di santa Cecilia è davvero molto particolare e si inserisce in quella serie di racconti che hanno condizionato la storia e,...
-
Un articolo, il lutto. Sono morti degli edifici, non delle persone. Eppure vedere la polvere che aleggia sulle macerie di pezzi del nost...
-
Se tornassimo indietro nel tempo di circa trenta anni, tutti saprebbero chi è Charles M. Schulz. Quanti di voi conoscono il nome di questo ...
-
Ieri un post condiviso su un gruppo spento di cui faccio parte ha visto passare una sarcastica cometa. Parlo di gruppo spento perché nonost...
Archive for settembre 2013
Movite, nun te fermare... dalla Liguria al Salento
Ci sono serate che ti lasciano impressa un'impronta di magia ... il luogo, le persone, l'evento o cosa? Difficile dare risposta eppure quando mi capitano la sola cosa che penso è: "Vivere di tutto questo è tutto quello che voglio". E il "tutto questo" si concretizza in una parola: cultura.
Ho ancora addosso quella musica, come fosse un profumo in una sinestesia di emozioni. E ve ne voglio parlare perché le cose belle si raccontano così da poterle rivivere ogni volta che si vuole. Siamo diventate sm-Art people proprio per questo!
Un paesino, Forlimpopoli (FC), una manifestazione, il XIX festival di Musica Popolare, due gruppi, "I liguriani" e "Canzoniere grecanico salentino"e un luogo, la Rocca, fuori medievale e dentro intrisa di quel Novecento col suo fardello di guerre, gravi, pesanti e sanguinarie. Un vecchio cinema occupa un'ala della corte e i volti di Clint Eastwood, Sofia Loren, Audrey Hepburn e Sean Connery impressi sui manifesti degli anni '50 chiedono a gran voce di essere ascoltati e il barista su in un angoletto, mentre fuori suonano le zampogne liguri, guarda le partite di calcio ("L'inter vince, ma pure il Milan però", mi dice, dopo la mia domanda indagatrice un po' per gufare).
Sì perché noi italiani siamo così: ci giriamo intorno e la meraviglia delle bellezze che ci circondano non la cogliamo oppure l'abbiamo talmente immagazzinata che, appunto, non ci sorprende. Io, però, sono quell'italiano che ancora si emoziona ascoltando le musiche di questa mia nazione e non mi interessa se sono più a nord della mia latitudine natale o non sono il mio sud.
Nella cornice di questo evento culturale, mentre le disseminate feste del Pd, trascinate da ragioni che non ci sono più, producono incessantemente un gran cumulo di parole, rinnovo quello spirito che mi ha fatto scegliere la cultura come scopo della mia vita e nonostante le difficoltà e le angosce non riesco farne a meno, a rassegnarmi alla sconfitta. La musica mi trascina, il ritmo lo sento scorrere nelle vene e poco importa se quel passaggio non lo so fare bene: siamo nati per ballare, per farci trasportare e per assaporare il clima gradevole di una notte di fine estate.
Perché non vivere di tutto questo? Tutto ci appartiene e porta alla ricchezza, prima interiore e poi esteriore. Conservare quel che siamo in modo semplice, senza sotterfugi.
La platea era piena: le persone si uniscono quando a richiamarli è la melodia dell'anima e tutti con una gran voglia di ballare, anche se poi molti si limitavano a battere il piede dalla sedia su cui erano seduti o ad accompagnare con le mani il battito delle percussioni.
Senza parole, senza discorsi artificiali e senza perorare quella o l'altra causa, si saltella a ritmo di pizzica in memoria di quelle donne che al diavolo ci credevano davvero e a quelle spose che attendevano il matrimonio per lasciarsi prendere dal "focu d'amore".
Si balla per gioco, si balla per amore, si balla per dimenticare e le grida, i testi e la voce che accompagnano quei movimenti sono un invito alla vita, a non mollare mai perchè "ci te fermi è na malencunia".
Si balla per gioco, si balla per amore, si balla per dimenticare e le grida, i testi e la voce che accompagnano quei movimenti sono un invito alla vita, a non mollare mai perchè "ci te fermi è na malencunia".
E allora: "Ausate, movite, tira ca tira nun te fermare; movite, minate, la voce è forte, falla sentire".
Ed eccola la mia voce, il mio movimento. Racchiudo quel momento in queste parole perché qualcuno possa sentire il grido di questo mondo che si sta perdendo.
Siamo la musica che ascoltiamo, l'arte che vediamo, i libri che leggiamo, non il frutto di un congegno meccanico.
Resistiamo affinché tutto questo non possa mai morire o semplicemente affievolire il suo canto, oscurare i propri colori e sbiadire le pagine della poesia.
Resistiamo affinché tutto questo non possa mai morire o semplicemente affievolire il suo canto, oscurare i propri colori e sbiadire le pagine della poesia.
Author : Unknown