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Archive for febbraio 2013
Cosa ci FAI con la cultura?
Ho aspettato, ho osservato, ho riflettuto, ho elaborato e alla fine eccomi qui a dar sfogo ad un ronzio, continuo e fastidioso, che incombe nella mia mente da quando ho letto delle "Primarie della cultura", iniziativa promossa da giovani (?) del FAI (Fondo Ambiente Italiano). Primo commento: "Wow, finalmente qualcuno che si occupa della cultura". Volo sul sito dedicato all'evento perché la curiosità di sapere di cosa si tratta è irrefrenabile. Leggo: "Fatti sentire, vota per le Primarie della cultura. Se non puoi scegliere il candidato, scegli le sue idee". E penso: "Interessante lo spot, diretto ed efficace". Mi inoltro nelle idee proposte e comincio ad avere una strana sensazione. Di solito faccio l'errore di nascondere questo fastidio, questo piccolo allarme che solletica la mia mente... ma stavolta no, ho provato ad ascoltarlo e sono andata a fondo. I temi mi apparivano così, sempre più scontati, così figli di "luoghi comuni", così pieni di rarefatta retorica che ad un certo punto ho smesso persino di leggere. . . poi ho continuato, imperterrita: "con la cultura non si mangia, salviamo il territorio, il paesaggio, sicurezza nei centri storici.... ". Cos'è che manca a queste idee??? La concretezza! Ecco, avevo la risposta. Come al solito non sappiamo mai rendere omaggio alle nostre idee, sebbene siano fondate, e ci ritiriamo nello spettro del "campare in aria". Perché non pubblicare un manifesto concreto (il Sole24ore ci ha provato)? Perché non dare forma alle proposte invece di limitarsi a poche righe e ad articoli correlati che non sempre sono coerenti e pertinenti?
Perché fare un evento di così alta risonanza e poi non dargli riscontro pratico? Qual'è lo scopo? Si parla di politica (primarie!) ma si sta bene attenti dal manifestarla. Cosa c'è dietro quest'iniziativa?
Cominciano le campagne elettorali e di tale iniziativa neanche si sente parlare; nessuno che minimamente osa pronunciare la parola cultura, tranne infilare ogni tanto frasi ad effetto ormai parossistiche. Chi mai ascolterà queste parole? Chi si prodigherà per temi che ormai risultano delle tragicommedie? Qui sta quella malafede, in questi crucci sta quel ronzio. Nessuno che abbia la forza di venire fuori, schierarsi e porsi obiettivi veramente rivolti alla Cultura e alla sua emancipazione. Ilaria Borletti Buitoni, presidente del FAI, pare sia candidata con la lista civica di Monti. Qualcuno l'ha accusata di aver utilizzato la proposta delle primarie proprio per conquistare proseliti. Ma cosa sta facendo per la cultura? Io non ne sento parlare, non odo proposte in merito. Mi chiedo, pertanto, quale sarà l'importanza di questa iniziativa.
Resterà ancora una volta un evento per chi, come me, si perde nella vana speranza di vedere trionfare la cultura sul provincialismo, sull'asocialità, sulla banalità e la povertà di contenuti in cui stiamo scivolando? Gli stati generali della cultura avevano suscitato clamore dopo le contestazioni al ministro Ornaghi eppure tutto tace e nulla si muove. Fa rumore il gesto, la protesta, l'esasperazione ma appena si calma il vento, tutto torna piatto.
"Le primarie della cultura" hanno appena chiuso i battenti... che ne sarà di quei temi?
Cosa ci FAI con la cultura?
Author : Unknown