Posted by : Unknown sabato 24 gennaio 2015

Quando in un grigio week-end di gennaio ti avventuri per la Bassa in cerca di emozioni, là dove la via di San Donato attraversa la “piantata padana”, eccolo ergersi maestoso e camaleontico l’antico castello dei Manzoli, a Minerbio (BO)

S.Martino 

Le cortine, il mite fossato e le torri merlate di certo gli conferiscono un aspetto fiabesco.
La struttura attuale, dotata di ben quattro torri angolari e di un doppio ponte levatoio, sorse nel 1411 sulle briciole di una precedente torre difensiva chiamata Torre degli Ariosti (XIII secolo).
Alla fine dell’Ottocento, già proprietà dei Cavazza, subì gli interventi di restauro più incisivi per mano di Tito Azzolini e Alfonso Rubbiani, che per la prima volta, sulla scorta dei principi del Eugene Viollet-le-Duc, applica un restauro conservativo, ma anche integrativo, delle parti mancanti.


S.Martino 2
Fin dal XVI secolo crebbe intorno al castello un brulicante borgo di artigiani e mercanti, tanto che nel 1684 venne costruito lungo tutta la spianata che porta alla ricca dimora un massiccio portico in grado ospitare al coperto l’importante Fiera d’Ottobre, che riprende vita ancor oggi ogni primo week-end del mese, quando il castello, attualmente dimora privata, viene aperto al pubblico.

Arrivederci allora alla fine della prossima estate, quando potrò finalmente condividere i segreti di questo imperioso scrigno di pietra senza rischiare d’esser ripresa dalle telecamere di sorveglianza come presunta, imbranata, pantera rosa

NB: Foto di Sara Armaroli 

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