Posted by : Unknown martedì 2 dicembre 2014

Passata la notte in riflessioni, vi raccontiamo della finale di Impresa Creativa.
L'evento si è svolto presso l'ex macello di Cesena. Il team sm-Art People, organizzato e pronto alla finale, ha allestito, come previsto,  il suo banchetto di cui vi mostriamo le foto!

Banchetto sm-Art People 

Un arredamento creativo e home made per la ricerca di nuovi smartiani e una postazione dominata dal nostro colore sociale, il bistrattato colore arancio, scelto come simbolo di vitalità e richiamo al passato nell'immaginario collettivo!

Il team sm-Art People ha partecipato al concorso presentando Tùkè, il cultural social network, un canale dedicato alla cultura per abbattere il gap comunicativo che lo attanaglia rispetto all'evoluzione 2.0 della maggior parte dei settori economici di ogni paese!

Giungiamo ai progetti premiati seguendo l'ordine alfabetico: Ciclofficina 2.0, Cue Press e RiUp! 
Al team di Ciclofficina 2.0 rivolgiamo i migliori auguri perché lo consideriamo un team in gamba e un progetto che può davvero andare avanti. Visto l'ambito in cui lavorano: hanno voluto la bici e adesso pedalano! :) Buona pedalata ragazzi! 
Il criterio principe della selezione, svelato solo ieri, è stato la fattibilità economica. In merito a ciò avanziamo le nostre perplessità.

Cue Press è un'azienda di editoria digitale e cartacea on demand presente sul mercato da due anni. Ha elaborato progetti, pubblica periodicamente riviste e ha numerose collaborazioni. Dov'è la start up?
Rispetto a chi non ha un'history, come viene valutata la fattibilità di chi, essendo già azienda,  ha un piano economico, un bilancio e che da Impresa Creativa poteva solo valutare l'espansione a nuovi mercati?

Ri Up è una start up costituita come tale dal 2013. Quello che ci desta perplessità è l'history dell'azienda. Nati come RI.KEA (nome che hanno dovuto modificare date le pressioni di una notissima azienda che produce mobili che "vagamente" la ricorda), hanno vinto il premio Spinner che assegnava loro un contributo fino a 30.000 €. Se la loro fattibilità economica e realizzazione di impresa non è riuscita a concretizzarsi con quest'importo, su quale principio dovrebbe realizzarsi con 5.000€? Perché non dare una possibilità ad un altro gruppo che poteva inaugurare una nuova attività con quella cifra?
Quali sono i criteri per cui qualcosa si considera sostenibile? La commissione ha considerato i percorsi precedenti?

La sostanza è: se in un concorso, il cui fine è quello di favorire la nascita di NUOVE imprese e/o realtà territoriali, si presentano soggetti che sono in fase operativa avanzata, non c'è un difetto di fondo? 

Il post è il frutto di una riflessione in merito a diversi programmi per l'avviamento di impresa che sembrano far piovere sul bagnato. L'erogazione dei premi e dei finanziamenti viene spesso effettuata a favore di progetti che hanno già una realtà forte e che non presentano "nuovi orizzonti". Si vuole davvero scommettere su qualcosa di nuovo oppure si va a rafforzare ciò che già c'è, in una modalità che riflette lo stallo del sistema Italia?
Il bando di Impresa Creativa a cui noi abbiamo partecipato aveva come obiettivo un monte ore di formazione per la stesura di un business plan da parte di gruppi che volevano costituirsi come start up.Ci dispiace vedere premiate start up e realtà imprenditoriali con percorsi già attivati, che non hanno bisogno di un contributo per avviarsi, senza scommettere su dei gruppi che con quei 5.000€ avrebbero davvero creato qualcosa di nuovo e non necessariamente qualcosa di smartiano.  

Detto questo, sm-Art People stamattina riprende il suo cammino: nuove tappe, nuovi orizzonti, nuovi obiettivi e collaborazioni. Il futuro è nelle nostre mani (e nella nostra testa!). 



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