Posted by : Unknown giovedì 14 settembre 2017




14-09-1321: ricorre l'anniversario della morte di Dante Alighieri

Poeta, scrittore, linguista e politico. 
Ogni aggettivo sarebbe superfluo. Ve ne consiglio uno: DIVINO, come la sua "Comedia".
Un personaggio che ha posto al centro della sua vita la religione e la politica combattendo fino in fondo per i propri ideali.

E vi chiedo: quali sono i sentimenti che muovono il capolavoro del grande fiorentino? 
Ne ho scelti 3, universalmente riconosciuti e che sono al centro dell'opera. Pronti ad immergervi nella magia di Dante?


1- AMORE: Beatrice, musa della sua vita e delle sue opere. Un amore platonico che non ha conosciuto confini e che muove Dante alla scoperta di sè stesso e all'interpretazione dell'esistenza in un modo sublime che unisce il sacro al profano, la filosofia alla religione. 




"Che dentro a li occhi suoi ardeva un riso 
Tal, ch'io pensai di toccar cò miei lo fondo
 De la mia gloria e del mio paradiso."

 Paradiso, Canto XV

"Dante e Beatrice" Gustan Dorè




2- LIBERTA': la libertà di giudizio rende l'uomo libero di scegliere quale sia la sua religio e il suo percorso di vita. Dante fa della libertà la sua prima forza, senza la quale non sarebbe giunto alla grazia e alla fede che lo contraddistinsero. 

"Lo maggior don che Dio per sua larghezzafesse creando, e a la sua bontate

più conformato, e quel ch’e’ più apprezza,
fu de la volontà la libertate;
di che le creature intelligenti,
e tutte e sole, fuoro e son dotate". 

Paradiso, Canto V

"Nel mezzo del cammin di nostra vita", Domenico di Michelino





3- LA FEDE:  Fine ultimo della sua esistenza ed aspirazione universale dell'uomo per trovare pace alle proprie tribolazioni esistenziali, è il motore che muove le menti assetate di "canoscenza" come Dante. 
Nell'ultimo canto della sua "Commedia" si esprime nella sua più dilagante tenerezza un messaggio divino che fa rabbrividire. 


"Vergine Madre, figlia del tuo figlio,
umile e alta più che creatura,
termine fisso d'etterno consiglio, 
tu se’ colei che l’umana natura
nobilitasti sì,che ’l suo fattore 
non disdegnò di farsi sua fattura". 


La accostiamo alla Pietà di Michelangelo, dove il rapporto "figlia del tuo figlio" sembra plasmarsi nel marmo di quest'opera che ha incantato il mondo. Solo un genio irrequieto come Michelangelo Buonarroti, alla stregua di Dante nelle tribolazioni alla ricerca di una pace interiore poteva concepire simile soggetto e soprattutto renderlo nella materia in una perfezione che sembra acheropita, ossia "non realizzata da mano (umana).

Pietà (particolare), Michelangelo Buonarroti




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