Posted by : Unknown lunedì 13 febbraio 2017





Oggi è il 14 febbraio, buon San Valentino a tutti!

Tra cuori, frasi d'amore e cenette romantiche siamo impegnati a festeggiare l'amore :)

La festa, però da dove nasce? Ve lo spighiamo in modalità smartiana!

Partiamo da molto lontano, ossia i Lupercalia feste dedicate al dio Luperco, una festività romana che era un atto di purificazione.

I festeggiamenti si collocavano tra il 13 e il 15 febbraio, il periodo in cui i lupi, affamati per il lungo digiunare dovuto all'inverno, minacciavano maggiormente le greggi.
Si caratterizzavano per i sacrifici di bestiame, in particolare ovini, e per i riti carnali che sfociavano, secondo alcune tradizioni, in orge. 
La ricorrenza si collocava, inoltre, alla fine dell'anno, visto che il Capodanno romano è il 1 di marzo. Rappresentavano, dunque, un'occasione per lasciarsi andare ai saluti dell'anno che stava per finire e regalarsi speranze per l'anno venturo.

Plutarco nelle Vite parallele, sebbene confermi i riti sopra descritti, riferisce la festa alla celebrazione dell'allattamento di Romolo e Remo, avvenuto, secondo la leggenda, per il tramite di una lupa nella grotta del lupercale appunto, sul colle Palatino a Roma dove i gemelli crebbero prima di fondare la città eterna.

Questo rito di fertilità e purificazione restò in auge anche dopo la legittimazione della cristianità (313 d.C. Editto di Costantino) fino a quando nel 496 d.C., papa Gelasio (492-496) istituì la festa di s.Valentino, dedicata all'amore spirituale che sostituiva la festa romana.

Non vi scandalizzate,  reinterpretare le festività del calendario romano era prassi consolidata nei primi secoli del Cristianesimo.

Il papa si ispirò alle leggende che correvano su due santi vissuti nello stesso periodo, ma che presumibilmente sono la stessa persona.
Il primo san Valentino, nato a Terni (Interamna) nel 176 e morto martire nel 273, si diceva che favorisse gli amori e i matrimoni, addirittura quelli infelici e che avesse regalato una rosa rossa ad una sposa che non amava il suo sposo per convincerla ad amarlo e vi riuscì.
La seconda tradizione, invece, associa ad un altro santo la festa degli innamorati. Si tratta di un Valentino vissuto a Roma  negli stessi anni e decapitato perché avrebbe acconsentito al matrimonio tra una cristiana, Serapia, e un militare romano pagano, Sabino.

La festa dei cuoricini come la interpretiamo oggi nasce da una tradizione anglosassone.
Fu Geoffrey Chaucer, l'autore dei Racconti di Canterbury a diffondere nel 1300 il poema The Parliament of Fowls (Il Parlamento degli Uccelli), in onore delle nozze tra Riccardo II e Anna di Boemia che in 700 versi associa Cupido al fantomatico san Valentino paragonando la danza dell'amore degli uccelli al festeggiamento in onore del santo e conseguentemente fondendo l'amor sacro e l'amor cortese.

Qualunque sia l'origine, qualunque sia il vostro credo o la vostra vita amorosa, non c'è nessun altro sentimento così celebrato, così ricercato, così odiato, così osannato come l'Amore.
Ogni occasione è da cogliere per dire alle persone amate quanto sono importanti per noi!

Nell'arte l'amore è rappresentato in tutte le sue forme, ma una sola immagine sa emozionarmi come  nessuna: Il bacio alla porta aurea tra Anna e Gioacchino, opera Giotto realizzata a Padova nella Cappella degli Scrovegni. 
Ritengo sia il bacio più tenero e nello stesso tempo più carnale della storia dell'arte che unisce l'amore celeste e la predestinazione dei protagonisti all'amore terreno, pieno di affetto e di passione.
Rappresentazione ideale di un amore puro che non rinuncia alla carnalità 

Buona Festa degli Innamorati!


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