Posted by : Unknown giovedì 4 dicembre 2014

Oggi nella chiesa cristiana e nella chiesa ortodossa si festeggia s.Barbara (Nicomedia 273d.C.- 306 d.C)  martire dei primi secoli del cristianesimo. Sono pochissime le notizie storiche della sua vita e non entreremo nel merito perché noi sm-Art people riportiamo le fonti, le tradizioni e i simboli che hanno poi consentito la nascita dell'iconografia che ci permette di identificare i soggetti di numerosi dipinti. Non indaghiamo sull'attendibilità storica. 

Nata in Turchia, Barbara si trasferisce durante la sua vita a Scandriglia, provincia di Rieti. 
Le notizie relative alla sua vita le possiamo leggere nella Legenda Aurea,  un testo agiografico scritto da Jacopo da Varazze, che è considerato un punto di riferimento per l'interpretazione iconografica di opere a tema religioso. 
Secondo il racconto, la giovane Barbara fu rinchiusa in una torre per volere del padre, che voleva salvaguardarla dai pretendenti. La ragazza, durante la costruzione della torre ebbe un'illuminazione: fece modificare il progetto, aggiungendo una terza finestra, simbolo della Trinità. 
A questo punto il padre, intuita la conversione della giovane, la denuncia al magistrato romano che ordina la decapitazione per lei dopo due giorni di tortura. Barbara, intanto, era riuscita a scappare, ma venne ritrovata nel bosco e condotta a Roma. Viene torturata per due giorni e, sempre secondo la leggenda, durante la flagellazione con le verghe, quest'ultime si trasformarono in piume di pavone. Non bastarono il fuoco, le verghe e l'asportazione delle mammelle.
Toccherà al padre Dioscoro di procedere con l'atto finale, ossia la decapitazione.
Dopo aver decapitato la figlia, Dioscoro venne colpito da un fulmine e morì anch'egli. Per questo la santa è custode delle morti improvvise.

F.Goya, s.Barbara



Come si è sviluppata la sua iconografia?
L'elemento più ricorrente è sicuramente la torre, che molto spesso porta in una mano, ma altre volte è collocata alle sue spalle, con tre finestre a simboleggiare la Trinità, Non mancano però testimonianze di opere in cui compaiono gli strumenti delle tortura, ossia le ali, il pavone e il fuoco. Delle volte compare anche il fulmine,
Santa Barbara è, infatti, invocata durante i temporali ed è protettrice, tra gli altri, di tutti i mestieri che hanno a che fare col fuoco. 
Un dipinto che al meglio rappresenta s.Barbara è quello di Francisco Goya, è ricca di simboli e rimandi al martirio compreso il fuoco che diventa piuma di pavone. 

Arrivederci alla prossima iconografia. 



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