Posted by : Unknown martedì 7 maggio 2013


Vita lunga ai social media e alle professioni culturali che finalmente possono dire la propria!
Non sono contraria al volontariato culturale, anzi.. ma voglio essere libera di sceglierlo e non esser obbligata per l'aver studiato un settore mal gestito da chi non lo considera una risorsa, ma un ripiego per chi non ha trovato posizione migliore!


Questo l'articolo in cui si sottolinea come in pochissimo tempo sono state sollevate centinaia di lamentele per la ricerca di volontari, da parte del MiBAC, per la notte dei musei prevista il 18 maggio.
Beh, poter esprimere la propria disapprovazione non significa avere il potere di cambiare qualcosa, ma quando sul nostro fronte ci sarà l'unione, allora sì, la community avrà una massa critica importante.

E da qui la mia mente viaggia in mille direzioni...

Perché, ancora una volta, non usare le professionalità del settore?
Perché chiedere a dei giovani di laurearsi e specializzarsi nella conoscenza del nostro patrimonio per usarli come volontari?
Perché non coinvolgere anche e sopratutto loro dandogli un riconoscimento?
E perché non fare lo sforzo anche solo di donare un qualcosa di simbolico perché questi giovani, che già devono dirottare il proprio percorso lavorativo da ciò per cui hanno studiato, non sentano di aver buttato via delle energie in una laurea?
Perché  gran parte delle iniziative del settore Cultura devono campare sull'attività del volontariato?

Quando crederemo nel valore della NOSTRA eredità?


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