Posted by : Unknown martedì 15 aprile 2014

Andate sul suo sito: troverete il suo nome che annuncia due immagini.
Bansky è tornato.


Dall'oscurità di un muro emergono due amanti che si abbracciano, ma sono altrove.
Mi chiedo se questo abbraccio sparisca con la luce del sole, così come il tempo di un abbraccio, per tornare alla sera, quando le nostre giornate si distendono.
Dove sia questa nuova opera, non si sa.
Se mai la vedremo nella nostra vita, non si sa.
Se nell'eventualità ci passassi davanti potessi riconoscerla e non essere anche io troppo distratta da quell'aggeggio luminoso e che distrae, non si sa.

Che sia l'inizio di un altro progetto alla Bansky?
O si tratta di un isolato episodio di stencilmania?

Ditemi quel che volete, ma a me lui piace.
Mi piace il modo con cui rivendica attenzione su tematiche sotto gli occhi di tutti.
Bansky ci ritrae ipocriti e distratti, scatta fotografie della nostra società, la descrive stimolando la nostra sempre più irrilevante educazione all'immagine.

Perché ritrarre la distrazione in un momento di intimità?
Ci riempiamo di distrazioni, ci svuotiamo di calore umano.

Riempi loro i crani di dati non combustibili, imbottiscili di "fatti" al punto che non si possano più muovere tanto son pieni, ma sicuri d'essere "veramente bene informati". Dopo di che avranno la certezza di pensare, la sensazione del movimento, quando in realtà sono fermi come un macigno. E saranno felici, perché fatti di questo genere sono sempre gli stessi. Non dar loro niente di scivoloso e ambiguo come la filosofia o la sociologia affinché possano pescare con questi ami fatti ch'è meglio restino dove si trovano. Con ami simili, pescheranno la malinconia e la tristezza
Fahrenheit 451, Ray Bradbury, 1966 



E i due amanti, tanto felici non sembrano.


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